Titolo: The Wolf of Wall Street
Genere: biografico, drammatico, commedia
Durata: 179 min.
Ambientazione: New York
Anno: 2013
Voto: 5/5
"Lasciate che vi dica una cosa. Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!"
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Ho aspettato qualche giorno, dopo la visione dell'ultima fatica di Scorsese, per recensire "The Wolf of Wall Street". Avevo grandi aspettative nei confronti di questo film e quando sono così ansiosa, l'oggetto della mia attesa solitamente si rivela una grandissima soddisfazione oppure un'enorme delusione. Non esiste una via di mezzo, non può esserci. Insomma, in un certo senso, se non si ama il rischio, è meglio andare al cinema e comprare il biglietto per un film sconosciuto.
Ciò che è stato insolito per me, però, è stato il post visione, una sorta di hangover cinematografico. Per qualche giorno, quindi, ho dovuto - come dire? - metabolizzare.
Sì, il regno dell'impavido Jordan Belfort è eccessivo, fuori dal mondo reale, un universo in cui tutto è lecito. Ma non fraintendetemi: tutto è voluto e ricercato.
Il giovane Jordan Belfort è un aspirante broker che inizia questa attività in un periodo molto particolare per Wall Street: nei giorni precedenti al lunedì nero del 1987. Con questa esperienza, nonostante si riveli fallimentare, il giovane si avventura tra i crudi ingranaggi della finanza, costellata da furbizia ed inganno.
Tuttavia, Jordan non si dà per vinto e, convinto anche dalla moglie Teresa, decide di lavorare in un piccolo call-center che propone azioni poco quotato. Con il suo carisma, Belfort si distingue tra i suoi colleghi per i suoi ottimi risultati. Poco dopo incontra un suo vicino di casa, l'eccentrico Donnie Azzoff che si licenzia e decide di lavorare per Jordan che fonda così una nuova società.
Questo è l'inizio del percorso che renderà Belfort unico, ricercatissimo ma soprattutto potente. Questa scalata al successo lo porterà ad un vita di eccessi e di sregolatezza nel mondo dell'illegalità, tra alcol, droga, sesso e feste.
Una delle migliori interpretazioni di Leonardo, attore che amo moltissimo. Riuscirà a guadagnarsi l'ambita statuetta dell'Oscar? Io punto su di lui! È perfetto nel ruolo di un uomo ambizioso che, ad un certo punto della sua vita, sarà costretto ad affrontare tutti i suoi errori.
Molto bravo anche il socio di Belfort, ovvero Jonah Hill.
Curioso come, anche solo per pochi minuti, due tra i favoriti per il titolo di "Migliore attore" si incontrino nella stessa pellicola. Mattew McConaughey (candidato con Dallas Buyers Club), infatti, interpreta Mark Hannah e, nonostante sia presente in poche ma significative scene del "Lupo", lascia il segno.
Una chicca: state moooolto attenti al finale di questo film. Al termine della storia, infatti, appare il vero Jordan Belfort.
Buonissima visione a tutti! :)
-[ Fede
Wow *.* è davvero così bello? Appena ho tre ore libere me lo guardo XP
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