Titolo: Harry Potter and the Cursed Child
Autore: J.K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne
Anno: 2016
Voto: 3/5
Finalmente il libro che - quasi - tutti stavano aspettando quest'anno. L'ottava storia di Harry Potter, registrando record di prenotazioni e di vendite in ogni dove, è arrivata nelle librerie scatenando una vera e propria euforia generale. Come prevedibile, il grande ed immenso pubblico di lettori affezionati al maghetto occhialuto, un nutrito gruppo in continua crescita, si è diviso nettamente in tre classi. L'impaziente, colui che è entusiasta all'idea di tornare nel mondo immaginato da J. K. Rowling al fianco di personaggi amati divenuti ormai vecchi amici. L'insoddisfatto, solida figura che ancora non riesce a spiegarsi come mai l'autrice inglese sia venuta meno al tacito accordo stretto quasi dieci anni fa con la conclusione della saga con I Doni della Morte. E infine lo scettico, genere in cui mi ritrovo particolarmente. In sintesi: Harry Potter and the Cursed Child è senza dubbio una meravigliosa occasione per un nuovo viaggio a Hogwarts con mezzi, tuttavia, completamente differenti dai precedenti.
E' bene chiarire subito che si tratta di un'opera teatrale non di un romanzo. Per questo motivo la struttura e i tempi della narrazione sono ben diversi da quelli a cui eravamo abituati con i precedenti libri. Si è trattato, quindi, di un'esperienza di lettura particolare ed insolita. Difficile, tuttavia, parlarne senza fare delle anticipazioni sulla trama - già trapelata sul web nonostante la proposta 'Keep the secret'. La vicenda prende il via da quel all was well che sembrava chiudere definitivamente la saga di Harry. Si ritrovano quindi gli eroi di Hogwarts, cresciuti e maturi, insieme ai propri figli, ormai protagonisti. Le avventure di Albus Severus Potter e di Scorpius Severus sono al centro della storia, un'avventura fortemente segnata da giochi cronologici e riflessioni sul rapporto genitore - figlio.
Non si può gridare al capolavoro. L'idea originale è interessante e curiosa - bisogna ricordare che il vero autore rimane Jack Thorne, solo il soggetto è completamente attribuibile alla Rowling - e potrebbe dare luogo a sviluppi interessanti. Purtroppo, a mio parere, certi passaggi poco fluidi e molto forzati penalizzano la storia. Il protagonista Albus, inoltre, risulta decisamente insopportabile. Il grande pregio di questo titolo rimane l'introduzione di Scorpius Malfoy, personaggio pazzesco e frizzante capace di regalare momenti unici. Inutile negare, infine, che la magia del mondo magico nato con Harry Potter e la pietra filosofale sia ancora lì, pronto ad accoglierci a braccia aperte, avvolgendo il lettore con un'atmosfera magica.
Non avevo grandi aspettative, lo ammetto. Chi ne ha, molto probabilmente, rimarrà deluso. Lo spettacolo a teatro, molto probabilmente, è un'occasione fantastica, unica nel suo genere. Si poteva, tuttavia, realizzare qualcosa di più. Io preferisco considerare questa storia come un'avventura ben distinta dal 'canone' originale, un differente modo per incontrare dei vecchi amici.
Io sono una fan della saga di Harry Potter ma non come molti altri, anche perchè li ho letti per la prima volta 3 anni fa! Non sono così impaziente di rientrare in quel mondo e soprattutto penso che se un autore prenda personaggi di altri libri, quella diventa una fanfiction. Può essere bellissima e posso leggerla o reputarla persino il mio libro preferito, ma non è come leggere la saga iniziale ovviamente :)
RispondiEliminaIn generale non mi piace leggere opere teatrali e la trama già non mi ispirava molto, quindi non penso che lo leggerò... Comunque bellissima recensione! Ottima la divisione iniziale xD
-G
Capisco la tua scelta :)
EliminaGrazie mille!!