Titolo: The Interview
Un film di Evan Goldberg e Seth Rogen con Seth Rogen, James Franco, Randall Park, Lizzy Caplan, Diana Bang, Tommy Chang
Genere: commedia,
Ambientazione: Stati Uniti
Anno: 2014
Durata: 112 min
Valutazione: 2,5/5
<<They hate us 'cause they ain't us.>>
Come avrebbe reagito l'eccentrico Dave Skylark alla notizia dell'attacco informatico contro la Sony causato probabilmente proprio dall'imminente uscita di The Interview?
Secondo me avrebbe organizzato con l'aiuto del collega ed amico Aaron Rapoport una puntata sul caso con ospiti ed affermazioni che inevitabilmente avrebbero fatto discutere. In seguito, si sarebbe recato in Corea del Nord e avrebbe fatto esattamente ciò che vediamo in questa pellicola. Il cerchio, in qualche modo, si chiude. Beh, forse non sarebbe successo esattamente questo ma sicuramente qualcosa di simile. Dopotutto cosa ci si aspettava dal duo comico sempre più consolidato composto da James Franco e Seth Rogen? Satira politica? Critica aggressiva? No, non credo. Ci si aspettava un film che avrebbe fatto parlare, e non poco.
Senza dubbio hanno raggiunto il loro obiettivo. La pellicola è stato un vero e proprio caso mediatico di questo 2014 appena concluso. Ne hanno discusso critici, semplici spettatori, attori, politici e non solo: ognuno si è sentito in dovere di dire la sua su questa censura motivata dal terrore nord coreano. Paradossalmente The Interview è l'ultimo tassello di una stagione cinematografica tra i cui temi compare proprio l'effetto dei media sulle persone (vedi Lo Sciacallo e L'amore bugiardo). E qui stampa e televisione non hanno certo risparmiato parole.
Dopo tutta questa (in)volontaria pubblicità, il film, distribuito in alcune sale selezionate e online, ha ottenuto grandi incassi. E il pubblico come ha reagito? Male, molto male. Prima delle esclusive ed attesissime proiezioni, sulla scheda IMDB di questo ultimo lavoro di Rogen compariva la valutazione 10/10 a simboleggiare un'ormai generale grandissima aspettativa. Attualmente la sua media è di 7/10 ma probabilmente continuerà a diminuire. Cosa è successo?
a) Il pubblico credeva di consumare un prodotto ben diverso. Sperava in un duro e spietato ritratto del leader Kim Jong Un.
b) La maggior parte del pubblico, ignara delle caratteristiche comiche di Rogen&Franco, è entrata nelle sale solo per sentirsi parte di una più grande ipotetica ribellione e per garantire la tanto traballante libertà di espressione. Mai come in questi giorni questo argomento è attuale.
The Interview non è tuttavia un film brutto. Un film brutto, anzi, bruttissimo, inguardabile è Big Wedding - ora mi chiedo quale sarebbe stato il suo destino se tra i personaggi ci fosse stato qualche figura 'politicamente-pericolosa'.
The Interview è una commedia in bilico tra il demenziale e l'americanata che, al giorno d'oggi, sono praticamente sinonimi. Ciò che fa discutere è l'ambientazione ed il 'villain' più che mai reale: carte ovviamente vincenti. Il film, però, non si basa su questi due assi nella manica. La storia è piuttosto confusa ma è incentrata sui due protagonisti Aaron, in cerca di una svolta più impegnata della sua carriera, e di Dave, ingenuo quanto discutibile anchorman. Ad un certo punto è quasi spontaneo chiedersi se la Corea sia solo un pretesto per alcune battute idiote. E vi assicuro che il dubbio rimane anche alla fine della visione.
The Interview può regalare alcune scene divertenti che strapperanno non poche risate scomposte allo spettatore, ma niente di più.
Tanto rumore per nulla? No, non sono di questa idea. E' stato giusto distribuire questa pellicola nonostante tutte le minacce e nonostante la sua discutibile qualità - i gusti son gusti!. Altrimenti si dovrebbero mettere fuori legge tutti i futuri cinepanettoni! ;)
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