Passa ai contenuti principali

In primo piano

"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"The Founder" di John Lee Hancock

The Founder

Titolo: The Founder

Un film di John Lee Hancock con Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Linda Cardellini, Laura Dern

Genere: biografia, drammatico

Durata: 115 min

Ambientazione: Stati Uniti

Anno: 2016

Voto: 5/5

5


- Al 5° posto della Top 10 Movies del 2017 -

Mc

Due ampi archi colorati. Gialli. Meglio: dorati. Un simbolo inconfondibile, un logo senza rivali, una catena di fast food con più di 35 mila ristoranti in tutto il mondo. Questo numero probabilmente renderebbe ancora più orgoglioso tale Ray Kroc. Chi? Ray Croc, imprenditore statunitense e fondatore di McDonald's o The Founder, come amava firmarsi nei suoi biglietti da visita. E McDonald allora chi è? Wikipedia, dedicando a loro appena 5 righe, ricorda che Dick e Mac McDonald sono stati pionieri del fast food a stelle e strisce fondando nel 1940 il primo ristorante che porta il loro nome. Roy Croc, invece, può vantare una ricca paginetta online ampiamente approfondita. Ma allora chi è quest'uomo, cos'ha fatto per diventare il fondatore?

Il regista John Lee Hancock e lo sceneggiatore Robert D. Siegel cercano di rispondere a questa domanda riportando sul grande schermo alcuni anni della vita di un uomo che ha saputo rivoluzionare un intero settore e la società. Come ogni buon bio-pic, il film si concentra sull'uomo aprendosi proprio con uno strettissimo primo piano sullo sguardo di Ray Croc (Michael Keaton). Perseveranza, determinazione: queste sono le due parole che continuano a ronzare insistentemente nella testa del protagonista. Alle spalle una serie di cattivi investimenti che lo hanno reso lo zimbello della sua compagnia di amici. Nel presente un demotivante lavoro da venditore di multi-mixer. All'orizzonte, dopo il fortuito incontro con Dick (Nick Offerman) e Mac McDonald (John Carroll Lynch), un'incredibile occasione capace di cambiare per sempre gli Stati Uniti.

Michael Keaton

Galeotto, infatti, fu il giorno in cui Ray conobbe il duo di ristoratori nel loro locale di San Bernardino, un ristorante che, con i suoi rapidi tempi, la semplicità dei menù e l'assenza di cameriere, ha affascinato Croc, folgorandolo con un'intuizione pari all'invenzione della catena di montaggio ad opera di Ford. Di lì a poco, l'assortito trio entra in affari e Ray avvia una massiccia operazione di franchising senza precedenti, esportando il nome McDonald's in tutti gli Stati Uniti e nel mondo. Facile e particolarmente ingenuo affermare che tutto questo sia molto vicino alla moderna concezione di genialità. I retroscena del fenomeno, tuttavia, non sono noti quanto dovrebbero.

Colori sgargianti e toni simpatici potrebbero ingannare lo spettatore. Essi sono solo alcuni dei numerosi contrasti con cui gioca questo anomalo bio-pic. In apparenza, infatti, la luminosa cornice sembra voler raccontare l'ammirevole realizzazione dell'American Dream, massima aspirazione di un uomo che si pone come potenziale esempio da seguire. Con l'avanzare della narrazione, però, emerge la personalità competitiva e spietata del protagonista, quel lato 'oscuro' e crudele che molto spesso viene accuratamente omesso nei film di questo genere. John Lee Hancock, tuttavia, non ha paura di intaccare il ruolo mitizzato del personaggio e sfrutta abilmente e con grande fascino l'ambiguità che contraddistingue le vicende in cui è coinvolto. Michael Keaton, con una grandissima performance da non sottovalutare, porta sul grande schermo tutte le sfumature di Ray e rende difficile la vita allo spettatore incapace di condannare o ammirare il personaggio.

The Founder riesce a trovare un raro equilibrio instabile - attenzione, instabilità non comporta necessariamente conseguenze negative, anzi! -, una prospettiva rassicurante e contemporaneamente ripugnante che evidenzia senza filtri l'intuitiva ma spesso ignorata essenza bifronte del successo: ad ogni vincitore corrispondono uno o più delusi. In questo film, poi, gli sconfitti non mancano: i fratelli McDonalds, con i loro umili sogni infranti, ed Ethel moglie di Ray costretta a sostenere un marito irriconoscente in ogni sua assurda intuizione, sono solo alcuni dei personaggi che rimangono vittime dell'ambizione di Kroc. Il film li presenta limpidamente ma non li compatisce. La storia vuole raccontare il founder, l'ideatore della più diffusa catena di fast food ed uno dei principali contributori della globalizzazione, di un nuovo mercato internazionale e di un moderno ma non per questo sano stile di vita. Da non perdere!

Fede Stories.

Commenti

Le immagini e la musica pubblicate su questo blog sono copyright delle case editrici, degli autori e delle agenzie che ne detengono i diritti. Pertanto la loro pubblicazione totale o parziale non intende violare alcun copyright e non avviene a scopo lucro. Qualora i rispettivi Autori si sentano lesi nei proprio diritti, sono pregati di contattarmi e in seguito provvederò a rimuovere il materiale in questione.

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.