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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

La via del male - Robert Galbraith



Titolo: La via del male

Titolo originale: Career of Evil

Autore: Robert Galbraith

Anno: 2016

Valutazione: 4,5/5


Recensione pubblicata anche su Thriller Nord

Cormoran Strike e Robin Ellacott non sono più una semplice coppia investigativa di Londra. I due protagonisti della serie firmata da Robert Galbraith sono diventati delle figure di riferimento dopo aver risolto due casi con importanti risvolti mediatici come quelli di Lula Laundry e di Owen Quine. Entrambi, infatti, sembrano attraversare un periodo insolitamente positivo: il tenebroso detective sembra aver trovato finalmente la pace che da tempo cercava e la brillante assistente è a pochi mesi dal matrimonio con Matthew, il suo fidanzato storico. Lontani ricordi e paure nascoste, che si credevano ormai sepolti dalla polvere del passato, tuttavia, tornano bruscamente a galla rimescolando le carte di uno spietato e crudo gioco che non sembra avere fine.

Chi credeva che la miniera di idee targata J.K. Rowling si fosse esaurita dovrà ricredersi leggendo “La via del male”. L’autrice britannica torna nel suo ‘parco giochi’ di nome Galbraith lasciando fluire liberamente una storia avvincente, dal ritmo martellante e capace di creare dipendenza sin dai primi capitoli, pagine in cui il lettore viene catapultato con violenza all’interno di un labirinto apparentemente senza uscita. L’evento scatenante è la consegna di un misterioso pacco destinato a Robin. Il contenuto? Una gamba mozzata allegata ad un messaggio con chiari riferimenti alla gioventù di Cormoran. I sospetti sono numerosi e legati a Strike in maniera differente. Tutti, però, sono accumunati da trascorsi di violenze nei confronti di giovani donne. Nei mesi successivi allo sconvolgente avvenimento, nella cupa Londra, si susseguono sinistri crimini che possono essere ricondotti ad un unico astuto serial killer che si prende apertamente gioco del detective di Denmark Street. Tutti gli occhi - dalla polizia ai terrorizzati londinesi - sono puntati sui due protagonisti.


Sin dall’incipit è chiaro che il terzo capitolo di questa fortunata serie thriller è nettamente diverso dai precedenti. I primi due libri, infatti, si concentravano su due mondi specifici come quello della moda e dell’editoria contemporanea. “La via del male”, invece, è furbescamente sfuggente ed ingannevole, si diverte a confondere il lettore che mai in precedenza ha raggiunto tali livelli di coinvolgimento nelle indagini narrate. Questa avventura, per i due protagonisti, rappresenta una sfida con loro stessi, alla scoperta dei propri limiti e di ferite nascoste nei lati più bui della propria mente. Onore e merito all’autrice – ancora una volta – per un mirabile approfondimento psicologico dei personaggi. La personalità di Robin in particolare assume un ruolo cruciale nello svolgimento della storia. Ulteriore punto a favore della lettura è la serietà con cui vengono affrontate difficili tematiche di attualità come la violenza sulle donne. Pensieri e riflessioni sono sempre elaborati in maniera tutt’altro che superficiale, senza mai scadere in facili moralismi. Il romanzo potrebbe lasciare un po’ di amaro in bocca con la scena finale: questa, tuttavia, non basta per compromettere un’ottima lettura consigliata ad appassionati del genere e non.

Commenti

  1. Concordo, il migliore dei tre, finora. Forse non scegliere un ambito specifico ha fatto bene alla Rowling. Si attende il prossimo :)

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