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Assaggi di cinema!
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore con Jeremy Irons, Olga KurylenkoLo ammetto. Avevo alte aspettative per questo film. La mia attesa era dovuta soprattutto al fatto che una buona parte delle riprese è stata effettuata a Orta San Giulio, una località poco lontana dal luogo in cui abito. Nella storia immaginata da Giuseppe Tornatore - regista che generalmente apprezzo molto - l'isoletta sull'omonimo specchio lacustre piemontese diventa Borgo Ventoso, accogliente nascondiglio in cui Ed e Amy trovano riparo dalle paure e dalle preoccupazioni della vita quotidiana. I due protagonisti sono legati da un rapporto particolare e complesso: da 16 anni formano una coppia nonostante lui, ex professore della ragazza, sia sposato e molto più grande della sua amante.
L'improvvisa scomparsa di Ed sconvolge la giovane donna, dando inizio ad uno strano scambio di mail, messaggi e video.
Negli scorsi mesi mi sono imbattuta in diversi pareri decisamente negativi a proposito del film e, per questo motivo, ho aspettato così tanto prima di recuperare la visione. Ho adorato La migliore offerta, il lavoro precedente del regista siciliano ed ero pronta a difendere anche questa pellicola sulle mie umili e modeste paginette virtuali. Purtroppo niente in questo enorme calderone di generi è riuscito a convincermi a salvare la visione. Il personaggio di Jeremy Irons - notevolmente sottotono - appare ben poche volte non riuscendo a stabilire una vera connessione con il pubblico. Olga Kurylenko, attrice che da sempre non sopporto, risulta ancor meno convincente in un ruolo da protagonista. La storia con varie tinte di giallo in principio intriga ma perde miseramente fascino nell'arco della prima mezz'ora.
Il tutto è condito da una colonna sonora di Morricone che non riesce a lasciare il segno ed un tono saccente e, molto spesso, fastidioso. Non posso tuttavia negare di aver apprezzato l'eleganza delle locations e delle riprese che purtroppo, pur essendo ottime cornici, non inquadrano un racconto ala loro altezza. Un film freddo che lascia nella più completa indifferenza. Peccato...
Genere: sentimentale, thriller, drammatico
Voto: 2/5
C'era una volta a New York di James Gray con Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Jeremy Renner
Credo di essere l'unica a ricordarsi il trailer di questo film passato un po' ovunque inosservato. Ricordo bene di essere rimasta colpita dalla presenza nel cast di due attori che amo molto, Phoenix e, soprattutto, la mia adorata Marion. TimVision, tuttavia, non smette di offrirmi la possibilità di recuperare quanto perso tra un kolossal e un blockbuster.
Prima di questo film non sapevo chi fosse James Gray e nemmeno adesso, dopo questa visione, posso dire di conoscerlo. Il film, infatti, si presenta con una confezione raffinata e curata in molti dettagli: costumi d'epoca e scenografie capaci di portare lo spettatore nei lontani anni Venti.
La pellicola racconta la storia della giovane Ewa, arrivata con una valigia piena di speranza a New York insieme alla sorella dalla lontana Polonia. A Ellis Island, la ragazza rimane sola perché la sua compagna di viaggio viene messa in quarantena a causa della tubercolosi. Ewa si avventura ingenuamente per le strade della grande città confrontandosi con la paura, la violenza e lo sfruttamento. La protagonista incontrerà Bruno, discutibile 'impresario', e Orlando, giovane prestigiatore, due personaggi complessi con molti lati nascosti.
Ho apprezzato molto l'ambientazione ma soprattutto i personaggi ben caratterizzati e tutt'altro che stereotipati. Il ritmo altalentante e alcuni passaggi della storia penalizzano abbastanza questo melodramma dall'ottimo potenziale. Il film rimane comunque una buona visione anche se non verrà certamente ricordato come un capolavoro.
Genere: sentimentale, drammatico
Voto: 3/5
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