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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

Il Signore degli Anelli: Le due torri - J.R.R. Tolkien



Titolo: Il Signore degli Anelli - Le due Torri

Titolo originale: The Two Towers

Autore: J.R.R. Tolkien

Data prima pubblicazione: 1954

Voto: 3,5/5

Trilogia de Il Signore degli Anelli:

- La Compagnia dell'Anello (recensione)
- Le due Torri
- Il Ritorno del Re






E' universalmente riconosciuto il pericolo che comporta la scrittura del secondo romanzo di una trilogia. Solitamente il primo seguito è il mio preferito. E' accaduto questo con Insurgent di Veronica Roth e con Il Canto della Rivolta di Suzanne Collins. Anche con Il Baco da seta, ultimo romanzo della serie di Cormoran Strike, è successo lo stesso. Sarà una semplice coincidenza? Io non credo. Questa deve essere una legge, sicuramente. Come sarebbe possibile, altrimenti?
Nella mia ingenuità - e sana ignoranza - ho dato per scontato che Le due Torri sarebbe diventato uno dei miei libri preferiti. Lo so, è un ragionamento assurdo, difficile da credere, quasi demenziale Eppure è così. Nemmeno la recentissima ennesima visione dell'omonimo adattamento cinematografico di Peter Jackson - che non mi ha mai, mai, mai, mai fatto impazzire - ha indebolito questa solida quanto assurda convinzione.
Come è andata a finire?



Aspettative alte, troppo alte certamente poco aiutate da una lettura discontinua, faticosa ed, a tratti, anche distratta. Una buona percentuale della delusione è, quindi da attribuire all'io-lettrice. Difficilmente mi succede questo. Sin dalle prime pagine questo romanzo mi è risultato lento e difficoltoso. Posso dire di aver provato le stesse fatiche di Frodo e Sam durante il loro inquietante e terrificante viaggio verso le terre Sauron insieme al controverso Gollum. Ecco, quest'ultimo è l'unico, ma eccellente, aspetto positivo de Le due Torri. Un personaggio complesso, ambiguo, simbolico e memorabile perfettamente portato sullo schermo da Andy Serkis. Il rapporto con lui può comportare pietà, compassione, rabbia ma soprattutto sospetto: leggendo ho provato tutto questo.
Ecco il motivo che mi impedisce di definire come un totale disastro la mia esperienza di lettura. Ho apprezzato, infatti, la seconda parte che è effettivamente il quarto volume della divisione originale. Come? Forse la legge del secondo libro non ha funzionato perchè la suddivisione originale non è quella con cui è conosciuto il libro. Ora tutto è spiegato: sono molto più convinta.



Se prima vi ho parlato di Gollum ora, purtroppo devo parlarvi dell'aspetto peggiore di questa lettura. Credetemi, sarei stata molto felice di non esporverlo ma... devo poichè come esistono due Torri, come esistono i buoni e i cattivi, esistono anche due facce della stessa moneta. Ciò che sto per dirvi potrà sembravi strano o scontato. Magari non capirete perchè mi ha infastidito così tanto, forse, invece, condividerete la mia opinione. Le descrizioni. Sì, interminabili periodi descrittivi che, come diluitissime pennellate, colorano l'universo di Tolkien. Certo, questa peculiarità è ben evidente anche nel primo capitolo di quella che è una delle saghe più leggendarie di sempre. Ne Le due Torri, però, è una presenza costante, invadente ed espansiva. Apprezzo le descrizioni dettagliate ma c'è anche un limite. Questo ovviamente è un mio gusto che non deve essere obbligatoriamente condiviso da tutti. Quindi, carissimi sostenitori tolkeniani, non odiatemi per tutto ciò che ho detto ;)



-[ Fede

Commenti

  1. Ahaahha....E' lo stile di Tolkien, lui è minuzioso, perfettino e descrittivo all'ennesima potenza...o lo si ama oppure no!! ^^ Il mio preferto della saga è stato il terzo (nonostante il film de Le due torri sia il mio preferito *-*)!!
    Peccato che ti sia piaciuto meno del primo!!

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    Risposte
    1. La mia è una recensione personalissima: leggendo qua e là ho scoperto che sono una vera eretica nei confronti di questo libro ahah :)

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