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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

Febbre a 90 - Nick Hornby


Titolo: Febbre a 90'

Titolo originale: Fever Pitch

Autore: Nick Hornby

Data pubblicazione: 1992

Voto: 4/5




“Investiamo ore ogni giorno, mesi ogni anno, anni ogni vita in qualcosa su cui non abbiamo alcun controllo; c'è dunque da meravigliarsi se ci riduciamo a creare liturgie ingegnose e bizzarre che ci diano l'illusione di essere potenti, come ha fatto qualsiasi altra comunità primitiva quando si è trovata ad affrontare un mistero profondo e apparentemente impenetrabile?”




La vita del tifoso è difficile. No, non intendo la vita degli ultras e di tutti coloro che creano disordini ad ogni possibile occasione legata ad un evento sportivo, e nello specifico calcistico. Parlo del Tifoso con la T maiuscola, parlo di tutte le persone che per 90 minuti (o poco più) riescono a scollegarsi dalla monotonia della routine e dalle preoccupazioni quotidiane. In quei due tempi più eventuale recupero, la mente e l'attenzione del Tifoso viaggiano spensierate per 120 metri di verde prato, cercando di seguire ogni minima mossa, ogni minimo cenno della propria Squadra.

Il calcio può essere considerato come una vera e propria ossessione. È quello che accade tuttora a Nick Hornby, scatenato sostenitore dell'Arsenal. Lo scrittore esordì proprio nel 1992 con Fever Pitch, racconto autobiografico sul suo legame con lo sport più famoso e discusso del mondo: il calcio.




Ho voluto avvicinarmi a questo autore con il suo lavoro d'esordio: dopotutto, per conoscere una persona bisogna conoscere anche i suoi interessi, le sue passioni. È stato interessante, quindi, scoprire di avere in comune qualcosa con Hornby, qualcosa che milioni di persone hanno in comune. In Italia, tra alti e bassi, il calcio interessa molti appassionati e decine di squadre rallegrano o intristiscono molti sostenitori con i loro risultati. 

Alcuni club divorano trofei e coppe, altre, poi, vivono lunghi periodi a digiuno. È il caso dell'Arsenal conosciuto dal piccolo Hornby negli anni Sessanta. Questa fu la squadra di cui si innamorò a prima vista lo scrittore. Effettivamente, il calcio non è fatto solo da gioie ma anche, e soprattutto, costruttivi dolori. Progressivamente il rapporto di Hornby con il suo Arsenal ed il suo stadio diventa sempre più stretto, tanto da coinvolgere molti aspetti della sua vita, comoresi i propri amici e familiari.




“Una memoria ossessiva è dunque, forse, più creativa di quella di una persona normale; non nel senso che noi inventiamo cose, ma nel senso che abbiamo una capacità cinematografica e barocca di ricordare, piena di innovazioni come i salti di montaggio e lo split-screen”


Con passione e maestria, grazie ad uno stile accattivante e fresco, Hornby giunge alla resa dei conti con la sua grande ed a volte ingombrante passione, affrontando anche trent'anni dell'enigmatico calcio inglese, tra grandi trionfi e tristi avvenimenti legati alla violenza ed alla sicurezza negli stadi (argomenti che rimangono decisamente attuali). 

Cosa aggiungere? Febbre a 90' non è un libro per tutti, questo va sottolineato. Esso è consigliato soprattutto a coloro che conoscono il calcio: attenzione! Conoscere il calcio non significa sapere a memoria tutte le formazioni. Conoscere il calcio significa viverlo, accettando quei brividi e quell'ansia che precedono ogni partita decisiva e non solo, sostenendo la propria squadra anche nei periodi più bui ed oscuri che, spesso, sembrano non finire mai. L'Inter purtroppo mi ha provocato molte crisi! :(


-[ Fede


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